PALLACANESTRO

Michael Jordan, Sua “Ariezza”, con la maglia dei Chicago Bulls ha vinto negli anni ’90 6 anelli NBA e 5 titoli MVP.

Un insegnante di educazione fisica del Massachusetts voleva inventare un gioco per mantenere in attività gli atleti delle squadre di football e di baseball durante il periodo invernale. Egli faceva disegni e schemi su fogli di carta, che poi appallottolava e gettava insoddisfatto nel cestino: è così che nacque il basket (“cesto” in inglese). Era il 1891. Inizialmente furono utilizzati come canestri due veri “cesti” di paglia, posti prima terra e poi alzati fino all’altezza attuale. La pallacanestro esordì alle Olimpiadi ai Giochi di Berlino del 1936. Non molto tempo dopo, nel 1946, nacque l’NBA, un campionato professionistico, che vide e continua a vedere i giocatori più forti del mondo.

L’AREA DI GIOCO

Il campo è diviso in due dalla linea mediana o linea di metà campo.

A 5,80m dalla linea di fondo campo è posta la linea del tiro libero, che delimita l’area dei tre secondi, di forma rettangolare e di colore diverso dal resto del campo. 

Negli spazi lungo le linee dell’area dei tre secondi si posizionano i giocatori durante i tiri liberi. 

La linea del tiro da tre punti è una semicirconferenza distante 6,75m dal centro del canestro. 

A 1,25m dal canestro una linea curva a forma di mezzaluna indica l‘area di “no sfondamento”; in quest’area non viene fischiato fallo di sfondamento all’attaccante. 

Per lunetta si intende la zona adiacente alla linea di tiro libero fuori dall’area dei tre secondi, che ha appunto una forma di mezzaluna.

Il canestro è posto a 3,05m da terra e ha un diametro di 45cm.

Campo di pallacanestro. La lunetta è la zona colorata di rosso.

COME SI GIOCA

  • La pallacanestro viene giocata da 2 squadre di 5 giocatori ciascuna.
  • Scopo del gioco è far entrare la palla nel canestro avversario e impedire agli avversari di fare altrettanto.
  • La palla può essere controllata e giocata solo con le mani.
  • L’azione della squadra in attacco si deve svolgere entro un tempo massimo di 24 secondi. Non potendo correre trattenendo la palla, si fa uso del palleggio e del passaggio.

LE REGOLE DEL GIOCO 

La formazione della squadra

Ciascuna squadra è composta da un numero di giocatori non superiore a 12, un allenatore e un vice-allenatore; tra i giocatori autorizzati a giocare viene scelto un capitano. I cinque giocatori in campo possono essere sostituiti liberamente senza limitazioni.

La durata della gara, il punteggio di parità e i tempi supplementari

La gara è suddivisa in quattro periodi (quarti) di 10 minuti di gioco effettivo ciascuno, con intervalli di 2 minuti tra il primo e il secondo periodo e tra il terzo e il quarto. L’intervallo di metà gara è di 15 minuti. L’allenatore di ciascuna squadra può chiedere due sospensioni (time out) nella prima “semi-gara” e tre nella seconda parte dell’incontro.

Una partita viene vinta dalla squadra che realizza il maggior numero di punti durante il tempo di gioco. Se alla fine del quarto periodo il punteggio è di parità, la gara deve continuare con uno o più tempi supplementari di 5 minuti fino a che una squadra non termina il tempo in vantaggio.

Tempo effettivo di gioco

Quando la palla è in gioco, si dice che è viva e il cronometro viene attivato; quando il gioco viene interrotto, la palla diventa morta e si ferma il cronometro.

I falli e il numero di falli personali

Un fallo è un’infrazione alle regole causata da un contatto personale con un avversario o da un comportamento antisportivo. Un giocatore non deve bloccare, sfondare, trattenere, spingere, colpire, sgambettare, praticare un gioco duro o impedire l’avanzamento di un avversario. Il fallo viene attribuito a chi lo ha commesso e registrato sul referto. Il gioco riprende con una rimessa laterale a favore di chi ha subito il fallo o con i tiri liberi, se questo giocatore era in azione di tiro. Il giocatore che ha commesso Il fallo, in segno di accettazione e riconoscimento, alza la mano. 

Un giocatore viene escluso dal gioco se commette 5 falli personali nel tempo di gioco. Quando una squadra ha commesso complessivamente 4 falli in un tempo (bonus), tutti i falli successivi, fino alla fine del periodo, sono puniti con due tiri liberi.

I FONDAMENTALI INDIVIDUALI DI ATTACCO

Innanzitutto è necessario distinguere i movimenti fondamentali individuali (di attacco o di difesa) da quelli di squadra. Vediamo subito i fondamentali individuali di attacco:

Il palleggio

Avanzamento in palleggio cercando di superare gli avversari.

Il palleggio è il fondamentale grazie al quale, facendo rimbalzare la palla a terra, ci si può spostare in campo mantenendone il possesso. È importante eseguire questo fondamentale senza guardare direttamente la palla per non perdere il contatto visivo con il campo, i compagni e gli avversari. Si palleggia con la mano più lontana dall’avversario, proteggendo la palla con il corpo e con l’altro braccio. Bisogna acquisire l’abilità di palleggiare con esercizi di ball handling https://youtu.be/Zix5EP74jTs: tendenzialmente si utilizza la mano destra nel lato destro del campo, la mano sinistra nell’altro. Una volta interrotto, il palleggio non può essere ripreso una seconda volta, altrimenti si incorre nell’infrazione di doppio palleggio.

Il passaggio

Il passaggio consente un veloce spostamento della palla in campo. La premessa per il canestro è spesso rappresentata da buoni passaggi. I tipi di passaggio che conosciamo sono:

Lebron James che esegue, con una finta, un passaggio due mani al petto a un compagno.
  • A due mani al petto: vi si ricorre quando sulla traiettoria non vi sono avversari. Per eseguire questo tipo di passaggio la palla, tenuta all’altezza del petto con le mani, viene passata al compagno con una spinta simultanea delle braccia che si estendono simmetricamente in avanti. Le mani lasciano il pallone e terminano la spinta ruotando e portando il palmo verso fuori. Il passaggio viene spesso preceduto da una finta, che sbilancia la difesa e impedisce di intercettare la palla. Il passaggio smarcante che consente la facile segnatura di un canestro da parte di un compagno si chiama assist;
  • A due mani da sopra la testa: scelto spesso quando si è fermi e marcati da vicino;
  • A una mano o laterale: usato molto frequentemente quando si è marcati da un lato;
  • Tipo baseball (con una mano): necessario per passaggi molto lunghi in caso di contropiede;
  • A due mani schiacciato a terra (con rimbalzo): passaggio lento, usato quando sia il difensore molto vicino per servire un compagno spalle a canestro o in uscita da un blocco.

“L’arte del passaggio è probabilmente la meno apprezzata tra le doti di un giocatore ma per me è la più importante; un buon passatore è tanto importante come un buon segretario di produzione, poiché un buon passaggio è sinonimo di un canestro quasi certo.” Bozidar Malijkovich

La rimessa in gioco

La rimessa in gioco si esegue da dietro la linea laterale o di fondo campo dove è terminata l’azione precedente. Il giocatore incaricato della rimessa in gioco ha disposizione 5 secondi per effettuarla e non può tirare direttamente a canestro.

Il tiro

Dopo aver appreso il tiro da fermo si può applicare il tiro in sospensione. Si nota come alla fine del movimento il polso si spezza a “collo d’oca”.

Il tiro consiste nel lanciare la palla nel canestro avversario. Può essere eseguito vicino al canestro (da sotto) o da fuori area, in corsa, in sospensione o da fermo. La palla viene spinta con una mano, mentre l’altra svolge una funzione di sostegno e aiuto per la presa.

Danilo Gallinari esegue un tiro in sospensione cercando la massima elevazione possibile per evitare l’intercettazione della palla dalla mano di Gasol.
  • Come si esegue il tiro da fermo: in equilibrio, piedi in posizione naturale, punte orientate al canestro, piede corrispondente alla mano che tira leggermente avanti, con un movimento unico e fluido si porta la palla in alto, sopra e davanti alla testa, allineando mano, gomito e spalla. Si estende completamente il gomito del braccio di tiro. La mano che sostiene la palla lateralmente non partecipa alla spinta della stessa. Coordinata con l’azione di tiro si esegue la spinta delle gambe. Il movimento termina con la “frustata” del polso (collo d’oca). Tale frustata, caratteristica di tutti i tipi di tiro, imprime alla palla una rotazione all’indietro (back spin) che le permette di mantenere la traiettoria ricercata e, in caso di rimbalzo sul tabellone o sul cerchio, aumenta la probabilità che la palla entri nel canestro. Durante l’azione bisogna ricordarsi di guardare il canestro e non la palla. Il tiro in sospensione si esegue quando un avversario potrebbe intervenire sulla traiettoria della palla. Il movimento consiste nel saltare in verticale preparando il tiro e rilasciando la palla nel punto di maggiore elevazione.
  • Tiro libero: a un giocatore che ha subito un fallo viene concessa l’opportunità di eseguire il tiro libero, cioè di tirare a canestro a gioco fermo, da dietro la linea di tiro libero. Oltre al tiratore, tre difensori e due attaccanti disposti lungo l’area dei tre secondi, si disputeranno l’eventuale rimbalzo.
  • Terzo tempo: https://youtu.be/NaN1ZBzvNdk per realizzare il tiro da sotto canestro è spesso necessario arrivarvi vicino in corsa, eseguendo un terzo tempo, che consiste nel fare due appoggi con la palla in mano cioè il massimo consentito dal regolamento, prima di saltare e tirare. Il terzo tempo si esegue in corsa interrompendo il palleggio o afferrando al volo il passaggio di un compagno. Saper fare il terzo tempo in molti modi diversi (di destro, di sinistro, rovesciato…) permette di trovare più facilmente la strada per superare la difesa avversaria e avvicinarsi al canestro.
Per eseguire il terzo tempo, movimento ritmico, ci si può aiutare eseguendo l’ultimo palleggio, prima di fermare la palla, un pò più marcato degli altri, e se siamo destri contare “destro, sinistro, destro”.

Il cambio di direzione

Si può compiere sia con la palla che senza. Consiste nel modificare improvvisamente la propria direttrice di marcia e serve a smarcarsi, ad attuare un taglio, un “gioco a 2” o a superare un avversario in palleggio. Può essere eseguito frontalmente o dorsalmente ed è quasi sempre abbinato a un cambio di velocità e a un cambio della mano usata per palleggiare.

Il cambio di velocità

L’attaccante ha un grosso vantaggio sul difensore: l’imprevedibilità. Per acquistare un vantaggio sia spaziale sia temporale sul difensore è importante saper accelerare o decelerare inaspettatamente.

Lo smarcamento e il taglio

Lo smarcamento è l’atto di liberarsi dalla difesa avversaria, tramite finte, rapidi cambi di senso, velocità e direzione, per riceverle la palla. Il taglio è un movimento di attacco che il giocatore compie per spostarsi, smarcarsi o per lasciare spazio a un compagno e si effettua attraversando il fronte d’attacco o andando verso il canestro. Il taglio sarà più efficace se saranno presenti due elementi: la sorpresa e la somma del cambio di direzione più il cambio di velocità.

L’arresto

L’azione di arresto permette di fermare la corsa sia dopo aver ricevuto la palla che dopo aver interrotto il palleggio. 

  • Arresto a un tempo: i piedi toccano terra contemporaneamente; vi si ricorre quando la velocità della corsa non è alta; consente di recuperare velocemente l’equilibrio per un tiro o una partenza in palleggio;
  • Arresto a due tempi: i piedi toccano terra in momenti successivi; si usa quando la velocità della corsa è sostenuta. Con l’appoggio del primo piede si rallenta la corsa, col secondo ci si arresta completamente.

“Se non credi in te stesso, nessuno lo farà per te.” Kobe Bryant

I FONDAMENTALI INDIVIDUALI DI DIFESA

La posizione fondamentale

Nella posizione fondamentale i piedi sono divaricati e le ginocchia flesse per garantire un buon equilibrio.

La posizione fondamentale, con il baricentro basso e bene in appoggio sugli avampiedi, è la base di una buona difesa. I piedi sono divaricati come le spalle, le ginocchia piegate, la schiena dritta, le braccia sono aperte lateralmente a occupare più spazio possibile, pronte a intercettare un pallone, a difendere un avversario, le mani sono aperte, pronte a ricevere un passaggio e/o effettuare un tiro.

Lo scivolamento

Per spostarsi con reattività ed equilibrio il difensore utilizza gli scivolamenti, cioè spostamenti a passo accostato che si effettuano mantenendo il baricentro basso, allo scopo di impedire quello proprio corpo l’accesso al canestro dell’attaccante.

La difesa sul giocatore con palla

Se l’avversario con la palla è fermo e non ha ancora palleggiato, ha tre possibili movimenti di attacco: palleggio, passaggio, tiro. Il difensore si porrà nella posizione fondamentale, a una distanza ridotta, per intercettare un eventuale passaggio o tiro, ma sufficiente per non farsi superare in palleggio. Se invece l’avversario ha interrotto il palleggio, si può solo passare la palla o tirare: il difensore si avvicinerà per disturbare l’attaccante, magari costringendolo a una soluzione azzardata.

E a volte in NBA, la difesa non può nulla…https://youtu.be/dKFhq9hI32g https://youtu.be/bHNjd2W9Vek

La difesa sul giocatore senza palla

L’aggressività del difensore sul giocatore senza palla varia a seconda della distanza di questi dal canestro e dalla palla, e quindi della sua pericolosità. Per esempio, il difensore assumerà sempre una posizione intermedia tra il canestro, la palla e l’attaccante da curare: più questi si avvicinerà il canestro diventando pericoloso, più aggressiva sarà l’azione del difensore.

Un’azione della Pallacanestro Trieste. Si nota come il difensore in questo caso si trova a difendere su due attaccanti, vicinissimo a loro, perché sono proprio sotto al canestro.

Purtroppo non ho trovato la partita intera, vi lascio la notizia al telegiornale regionale che hanno dato nel 2018 della promozione in serie A1 della Pallacanestro Trieste. Sono riassunte le migliori giocate: https://youtu.be/X5l1ZrMMVRo

IL 3 VS 3

Nato negli ultimi anni negli Stati Uniti, il “tre contro tre” è un adattamento che comprende quasi tutte le caratteristiche tecniche del gioco completo della pallacanestro, con l’eccezione della transizione e del contropiede. Le squadre sono composte da 3 giocatori e si usa solo un canestro. Spesso è la formula adottata nei playground cioè nei campi all’aperto di libero utilizzo. Inoltre, poiché spesso l’azione termina con un movimento di uno contro uno, sono più evidenti le capacità individuali sia offensive che difensive.

  • Per realizzare un canestro valido la squadra in attacco deve portare la palla al di fuori della linea dei tre punti; solo successivamente può cominciare l’azione offensiva e tirare a canestro.
  • La squadra che ha tirato e prende il rimbalzo offensivo può invece tirare a canestro immediatamente, senza allontanarsene.
  • L’azione comincia con una rimessa dalla linea di fondo.
  • Quando una squadra realizza un canestro, il gioco riprende con una rimessa della squadra avversaria da dietro la linea di fondo. Vince la squadra che per prima arriva a 21 punti, oppure dopo 10 minuti.
  • Per i falli si usano le stesse regole della pallacanestro a cinque, ma… Senza arbitro! Un giocatore che ritiene di aver subito un fallo esclama: “fallo!” E il gioco si interrompe.
Il campetto è la metà del campo da basket, nascono sono campi all’aperto, tanto è vero che si può chiamare anche street basket.

Nell’edizione dei Giochi Olimpici Tokyo 2020, svoltisi nel 2021, è stato inserito il 3 vs 3. Al seguente link trovate gli highlights del 3×3 Basketball Woman Session 3, Italia e USA: https://www.eurosport.it/3×3-basketball/tokyo-2020/2021/3×3-basketball-women-session-3-tokyo-2020-highlights-delle-olimpiadi_vid1508586/video.shtml

Vi lascio ancora un paio di titoli di film che potete vedere, sono dei cult che ogni cestista, ma non solo, dovrebbe aver visto almeno una volta:

  • Space Jam (1997)
  • Space Jam: New Legends (2021)
  • Coach Carter (tratto da una storia vera) (2005)
  • Serie TV “The Last Dance” sulla vita di Michael Jordan (2020)

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