PALLAVOLO

Pallone da pallavolo. Peso 260-280 gr.

La pallavolo è uno sport di squadra, che si svolge tra 2 squadre con 6 giocatori in campo. Lo scopo del gioco è realizzare punti, facendo in modo che la palla tocchi terra nel campo avversario (fase di attacco), e nello stesso tempo impedire che la squadra avversaria faccia altrettanto (fase di difesa).

L’AREA DI GIOCO 

Il terreno di gioco (18 × 9 m) è diviso a metà da una rete (è lo spazio più ridotto tra quelli utilizzati negli sport di squadra). Le asticelle che sporgono dalla rete sulla verticale delle linee laterali del campo si chiamano antenne. La palla non può attraversare la rete all’esterno di esse.

La figura mostra il campo da pallavolo e le sue misure. E’ suddiviso in zone di attacco e di difesa dalla linea dei 3m. I numeri indicano le posizioni dei giocatori.

Sul campo è tracciata una linea a 3m dalla linea centrale, che si chiama linea dei 3m e che delimita la zona di attacco. La zona di servizio è l’area larga 9m ed è situata oltre la linea di fondo.

L’altezza della rete, sopra la linea centrale, varia: per le gare maschili seniores e Under 18 è di 2,43m, per gli Under 16 è di 2,35m per gli Under 14 è di 2,24m. Per le gare femminili seniores Under 18 e Under 16 è di 2,24m, mentre per gli Under 14 è di 2,15m.

Immagine dettagliata della rete da pallavolo. Importante riconoscere dove sono posizionate le antenne e la distanza dal nastro superiore al pavimento (altezza rete).

COME SI GIOCA

  • La pallavolo è giocata da due squadre di 6 giocatori ciascuna. 
  • Lo scopo del gioco è inviare la palla sopra la rete cercando di farla cadere a terra nel campo opposto, evitando che questo avvenga nel proprio campo. Ogni squadra ha a disposizione 3 tocchi per rinviare la palla. 
  • Il gioco ha inizio con un servizio, o battuta, che invia la palla oltre la rete verso gli avversari. L’azione continua poi fino a quando la palla cade a terra o una squadra commette fallo. Ogni volta che una squadra vince un’azione di gioco conquista un punto
  • Questo sport è caratterizzato da azioni relativamente brevi, nelle quali è richiesta un’alta precisione tecnica. 
  • Il campo è idealmente suddiviso in due zone dalla linea dei 3m, una di attacco e una di difesa. Inoltre, può essere suddiviso in 6 zone, una per ogni giocatore.

LE REGOLE DEL GIOCO

La formazione della squadra e le posizioni

Una squadra si compone di un massimo di 12 giocatori (6 in campo e 6 riserve): i tre lungo la rete sono gli “avanti” e occupano le posizioni 4,3,2: gli altri, detti “difensori”, sono nelle posizioni 5,6,1.

Nel momento in cui la palla è colpita dal battitore, ogni squadra deve essere posizionata dentro il proprio campo nell’ordine di rotazione, che verrà mantenuto per tutto il set; dopo il servizio i giocatori possono spostarsi e occupare qualsiasi posizione.

Nella zona di attacco, tuttavia, cioè nei 3m dalla prima linea, solo ai giocatori delle posizioni 4,3,2 è permesso schiacciare, murare e inviare la palla nell’altro campo colpendola al di sopra della rete.

La rotazione e le sostituzioni

Quando la squadra in ricezione conquista il diritto di servire, i suoi giocatori devono ruotare di una posizione in senso orario: il giocatore di posizione 2 si porta nella 1 per servire, il giocatore in 1 si porta in 6 ecc… 

In ogni set ciascuna squadra può effettuare un massimo di sei sostituzioni. Un giocatore può uscire e rientrare in gioco una sola volta per set e solo nella posizione precedentemente occupata nella formazione, quindi può essere sostituito solo dal medesimo compagno a cui aveva dato il cambio.

Il punteggio

Una squadra conquista un punto quando si verificano le seguenti situazioni: la palla cade a terra nel campo della squadra avversaria; la squadra avversaria commette un fallo, cioè un’azione contraria alle regole. 

Quando una squadra vince lo scambio, conquista un punto e continua a servire. 

Un set è vinto dalla squadra che per prima consegue 25 punti e uno scarto, in caso di parità, di almeno 2 punti. La gara è vinta dalla squadra che si aggiudica 3 set su 5. Nel caso di parità di 2 set vinti, si gioca un quinto set, che viene giocato ai 15 punti e con uno scarto di almeno 2 punti.

Le azioni di gioco e i tocchi di squadra

La palla è “dentro” quando tocca la superficie del terreno di gioco, comprese le linee di delimitazione. La palla è “fuori” quando: tocca il suolo completamente fuori dalle linee di limitazione; tocca le antenne, i pali o la rete oltre le bande laterali; attraversa completamente il piano verticale della rete sotto di essa.

Ogni squadra ha diritto a un massimo di 3 tocchi (oltre a quello eventuale del muro) per rinviare la palla nel campo avversario. Quando due giocatori della stessa squadra toccano simultaneamente la palla, si considerano 2 tocchi.

L’attacco in schiacciata che rappresenta una tipica azione della pallavolo.

I FONDAMENTALI INDIVIDUALI

Durante un’azione, il giocatore deve manifestare un atteggiamento pronto a qualsiasi movimento, orientato ad anticipare le azioni via via più probabili e pericolose, con lievi, continui e rapidi spostamenti. Le gambe sono in una posizione di divaricata comoda, il peso del corpo è sugli avampiedi, il busto è inclinato in avanti. Le braccia sono flesse, rilassate, con le mani in avanti. L’atteggiamento è vigile e attento dal punto di vista sia fisiologico che mentale. 

I movimenti tecnici individuali della pallavolo sono cinque: battuta, palleggio, schiacciata (attacco), muro, bagher (difesa).

La battuta

Il servizio o battuta è il primo fondamentale di attacco con cui si comincia il gioco. Si esegue da fuori dal campo colpendo la palla con la mano in modo che superi la rete e cada all’interno del campo avversario. La battuta dal basso è lenta, agevolmente controllabile e quindi facilita il contrattacco avversario. Appena possibile e dunque è meglio ricorrere alla battuta dall’alto, che è quella più usata.

La battuta dal basso o “di sicurezza” è consigliata ai principianti perché garantisce elevate percentuali di riuscita.

La battuta dall’alto si esegue con i piedi che stanno in leggera divaricata sagittale (i destri con il piede sinistro avanzato); la palla viene sostenuta dalla mano che non la colpirà: il braccio libero si alza e si prepara al colpo. Si lancia la palla sopra e davanti alla testa coordinando il movimento del braccio (movimento di frustata o “mulinello”) per colpire la palla nel suo punto più alto. A seconda del tipo di battuta che si vuole eseguire, il polso e la mano saranno più o meno rigidi e sarà diverso il finale del movimento del braccio dopo l’impatto con la palla. Una volta presa la battuta dall’alto, è possibile incrementare la velocità della palla con la battuta “in salto”; è praticamente una schiacciata effettuata dalla zona di battuta e può superare i 100 km/h.

Nell’esecuzione della battuta in salto il giocatore effettua una schiacciata autoalzata.

Di seguito il link per vedere la vera battuta dall’alto, quella di Ivan Zaytsev, maglia azzurra della nazionale, con una velocità di palla che supera i 120 km/h. Si chiama ACE il punto conquistato sulla battuta: https://youtu.be/v2DrJkRrRyY

Il palleggio

Il palleggio è il fondamentale di costruzione che permette un’alzata precisa della palla per un compagno, che può così eseguire il colpo d’attacco in condizioni ideali. È il primo fondamentale che normalmente si insegna, perché consente sia di attaccare sia di difendere e di costruire il gioco. Non è semplice da imparare, perché richiede un ottimo posizionamento rispetto alla palla e una sensibilità per respingerla senza incorrere nei falli di trattenuta, accompagnata o doppio palleggio. Dovendo colpire la palla sopra la testa, è importante spostarsi in anticipo sulla sua traiettoria. Anche la frontalità dell’azione è indispensabile per la riuscita del movimento.

Per eseguire un palleggio occorre arrivare il prima possibile e in equilibrio al punto d’impatto.

Il palleggio si esegue portando le braccia in alto ed estendendole per toccare e ammortizzare la discesa della palla, senza però trattenerla; le mani sono ben aperte con dita allargate. Pollice, indice e medio sono le tre dita che ricoprono il ruolo più importante, mentre l’anulare e il mignolo svolgono un’azione di guida per la palla. Immediatamente dopo la fase di ammonizzazione, c’è l’invio della palla nella direzione voluta: il movimento delle braccia è accompagnato dalla spinta delle gambe. L’alzata in palleggio può essere eseguita in avanti (più comune), all’indietro (per smarcare un attaccante), in salto (per velocizzare il gioco o per giocare una palla vicino alla rete), in rullata (per giocare anche palloni bassi).

Le mani sono posizionate sopra la fronte con le dita ben aperte, ci si prepara a colpire la palla con i polpastrelli.

Qui trovate le alzate più spettacolari di Simone Giannelli. Poiché sono video di azioni di gioco, prestate attenzione in particolare al secondo tocco, ovvero al palleggio di alzata: https://youtu.be/irqtLKZm11U

La schiacciata

La schiacciata è il movimento principale di attacco; è il più complesso dal punto di vista coordinativo perché rende necessario colpire la palla nel punto più alto possibile e inviarla con forza verso il terreno di gioco avversario.

Il disegno raffigura la schiacciata: il momento finale della rincorsa, lo stacco, la fase aerea, il colpo sulla palla e la ricaduta al suolo.

Occorre molta pratica per imparare a valutare correttamente la traiettoria della palla e individuare il proprio punto di impatto. La schiacciata si esegue posizionandosi almeno dietro la linea dei 3m e valutando l’alzata del palleggiatore per prevedere la traiettoria della palla ed effettuare la preparazione più efficace. Per uno schiacciatore destro la parte essenziale della rincorsa consiste solitamente in un passo breve in avanti del piede destro, seguito da un passo più lungo veloce del sinistro (balzo radente), in cui il piede destro il sinistro arrivano in successione a terra.

Lo stacco migliore si ha quando il piede esegue una “rullata” (rapido passaggio dell’appoggio dal tallone all’avampiede) mentre avviene lo slancio delle braccia da dietro verso l’avanti-alto. Durante la fase aerea il proseguimento dell’azione delle braccia porta il corpo ad assumere una posizione arcuata, per imprimere maggior forza al pallone; il braccio che attacca effettua un caricamento per alto dietro. 

Il colpo sulla palla con la mano provoca un incremento di velocità della palla e l’azione di “frustata” del polso la indirizza verso il basso nella direzione voluta. 

Nell’esecuzione di una schiacciata occorre fare attenzione a colpire la palla con la mano aperta, nel suo punto più alto portando il gomito verso l’alto e estendendo il braccio. Si nota la posizione del corpo ad arco.

La ricaduta al suolo, per essere meno traumatica, avviene su entrambi i piedi ed è eseguita da un piegamento delle ginocchia.

Di seguito un link dove potete trovare una serie di schiacciate di Paola Egonu, una delle giocatrici italiane contemporanee più talentuose: https://youtu.be/riiHEwOs-Qs

Il bagher

Il bagher è il fondamentale che si esegue facendo rimbalzare la palla sugli avambracci uniti e tesi. È meno preciso del palleggio; viene utilizzato tutte le volte in cui bisogna giocare una palla bassa (battuta o attacco avversari). Il bagher può essere d’alzata, d’appoggio, di difesa o di ricezione.

Dalla posizione di attesa (1), si esegue un rapido spostamento per giungere all’impatto con la palla già fermi e in equilibrio (2), la palla rimbalzerà sul piano di appoggio nella direzione voluta, con la distensione degli arti inferiori (3).

Per eseguire un bagher di appoggio le braccia si portano avanti estendendosi e le mani si uniscono solo poco prima dell’impatto. La palla colpisce contemporaneamente la parte anteriore degli avambracci, che rimangono estesi fino alla fine del colpo. L’azione va accompagnata con la spinta degli arti inferiori. Per una corretta esecuzione è importante la postura del bacino, che deve permettere al dorso di rimanere eretto. Il principio della frontalità, comune a bagher e palleggio, è molto importante e consiste nell’orientare con precisione busto e piedi verso la direzione che si vuole far assumere alla palla.

A seconda della velocità della palla le braccia saranno più o meno inclinate rispetto al terreno (più la palla è lenta, più orizzontali sono le braccia).

Di seguito Giulia Leonardi, pallavolista italiana che svolge il ruolo di libero, ci spiega alla perfezione come eseguire il bagher: https://youtu.be/0qPRJ5IgaFA

Il muro

Il muro costituisce la prima barriera difensiva agli attacchi avversari; richiede rapidità di spostamento e una scelta di tempo ottimale nel salto. Il muro ideale dovrebbe essere eseguito da tutti i giocatori di prima linea (muro a 3), ma non sempre è possibile a causa della velocità o imprevedibilità dell’attacco.

Per eseguire il muro i giocatori assumono la posizione di attesa a gambe piegate, con le mani all’altezza delle spalle, a non più di 30-40 cm da rete. Gli spostamenti brevi si eseguono in scivolamento, mentre quelli lunghi si deve praticamente correre lungo la rete. Per scegliere il momento del salto bisogna tener conto della distanza dalla rete da cui parte la schiacciata avversaria. Le braccia, passando vicinissime al bordo superiore della rete, possono invadere lo spazio aereo avversario orientandosi in avanti. Nella fase di discesa si deve evitare di toccare la rete per non incorrere in fallo. Inoltre, ricadendo, il giocatore deve riprendere quanto prima il contatto visivo con la palla.

Il muro viene spesso eseguito insieme a uno o due compagni.

RUOLI DEI GIOCATORI 

  • Schiacciatore: attaccante fisicamente dotato di grande elevazione e carica aggressiva, sa controllare il gesto tecnico, cercando di “perforare” il muro avversario oppure di evitarlo e indirizzare la palla verso le zone scoperte. Deve saper alternare i vari colpi di attacco. In difesa si oppone con il muro agli attacchi avversari;
  • Centrale: il giocatore centrale in attacco è quello che deve arrivare a opporsi con il muro, eseguito individualmente, a due o a tre, a ogni attacco. Normalmente è tra i più alti e deve avere notevole rapidità di spostamento. In fase offensiva gioca soprattutto schiacciate “in primo tempo” e cerca di ingannare il muro avversario eseguendo spesso finte d’attacco;
  • Opposto: È il giocatore posizionato in diagonale con l’alzatore, per cui si trova essere l’attaccante “in più” nelle azioni di penetrazione dell’alzatore dalla seconda linea. È in grado di attaccare sia dalla prima che dalla seconda linea e rappresenta un’importante alternativa offensiva per la squadra;
  • Libero: è lo specialista della difesa. Per tale ruolo, l’atleta deve essere dotato di reattività e doti acrobatiche per il recupero difensivo. Il libero indossa una maglia di colore diverso dai compagni per essere individuato facilmente, data la sua limitata possibilità di azione. Non può inviare la palla nel campo avversario colpendola al di sopra del bordo superiore della rete. Non può servire, murare o tentare di murare. Può palleggiare la palla a un attaccante solo da dietro la seconda linea. Può sostituire qualsiasi giocatore in difesa per un numero di volte illimitato;
  • Alzatore: È il regista della partita; in stretto contatto con l’allenatore, detta il tipo di gioco da applicare a seconda della situazione, dell’avversario, del punteggio, ecc… Tocca la palla a ogni azione e per questo deve essere costante nel rendimento.

Ora,per tirare le fila e condensare tutte le informazioni che vi ho dato, vi lascio un ultimo link, per chi ha piacere di guardare una bellissima e combattuta partita: la finale degli Europei maschili 2021 Italia-Slovenia, giocata al 5° set. Vi ricordo che la pallavolo non è uno sport che va a tempo, quindi una partita può durare dall’ora/ora e mezza alle 2 ore/2 ore e mezza, come questa: https://youtu.be/dnd_4s4t_dg, però ne vale la pena!

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